Vivisimeto
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Linee Guida per uno sviluppo sostenibile e condiviso
Il territorio della valle del Simeto, dall’origine alla foce, interessa un’area di intensa antropizzazione, la cui presenza è ampiamente documentata dal neolitico ai giorni nostri, nella quale si sono nel tempo sviluppate una molteplicità di attività umane che hanno arricchito il locale sistema economico e culturale.
Oggi questo territorio è interessato da una crisi strutturale che investe il sistema economico (soprattutto l’agricoltura ) ma che riguarda, più ampiamente, l’aspetto identitario delle comunità che lo abitano.
Il sistema dell’agricoltura tradizionale è in profonda crisi mentre non decollano altre opportunità che episodicamente sono state individuate come strategiche: quella industriale, quella turistica etc…
Manca oggi un’idea strategica di sviluppo, per così dire, “portante” sulla quale modulare le opportunità offerte dalle tante ricchezze del territorio (climatiche, paesaggistiche, archeologiche etc…); manca, in sostanza, una cultura della fruizione del territorio che non sia cieco consumo ma occasione di sviluppo.
Anni ed anni di uso dissennato del territorio hanno finito per depauperare gravemente il sistema delle acque, i tessuti urbani, il regime dei suoli etc… fino a impedire oggi di intravedere nel territorio stesso l’unica ulteriore via di sviluppo futuro; si è dovuta piuttosto attivare una strenua resistenza collettiva contro i tentativi, che ancora si susseguono, di inserire false occasioni di sviluppo che finirebbero per affossare definitivamente il sistema integrato della nostra valle.
Ripartire dal territorio non vuol dire tentare la scorciatoia sterile di apporvi dei vincoli che non lo salverebbero e appesantirebbero ulteriormente le già scarse dinamiche tradizionali di sviluppo, anche se alcune ulteriori salvaguardie devono essere previste. Piuttosto, vuol dire coinvolgere con metodi di partecipazione democratica le comunità locali affinché esercitino un ruolo attivo e consapevole nel processo di tutela e sviluppo del territorio. In questa direzione si pone Vivisimeto, sostenuta tra l’altro anche dal Dipartimento di Ingegneria agraria, ed il metodo della mappatura collettiva del territorio che essa sta sperimentando in collaborazione con il Dipartimento di Architettura ed Urbanistica della Facoltà di Ingegneria della Università di Catania: si tratta, infatti, di un processo di coinvolgimento dal basso degli abitanti della valle del Simeto, in collaborazione con altre realtà associative della valle, che sta rivelando alte potenzialità progettuali da adottare nelle fasi delle scelte strategiche.
Ecco perché il tema di quale tutela dare alla valle (parco, statuto dei luoghi… ) rimane aperto, da costruire contestualmente alla condivisione del progetto collettivo di sviluppo sostenibile.
Nel lungo lavoro di ascolto e partecipazione che VIVISIMETO ha già condotto in questi anni sul territorio, in collaborazione con altre realtà associative e produttive della valle, sono già emersi alcuni principi cardine:
- nel campo della tutela e della valorizzazione è necessario che il territorio venga percepito in maniera unitaria in tutti i suoi aspetti, paesaggistici (Parco dell’Etna), archeologici, artigianali, infrastrutturali etc… in modo da stimolarne uno sviluppo equilibrato; tutto ciò è incompatibile con l’inserimento nel nostro territorio di termovalorizzatori, fabbriche dei veleni, terzi poli turistici etc…
- nel campo dello sviluppo economico, sono fondamentali strategie di promozione di attività agricole biologiche e di qualità in un'ottica di filiera corta, di produzione di energia da fonti rinnovabili, di una gestione sostenibile dei rifiuti e di turismo responsabile;
- nel campo dello sviluppo socio-culturale, è determinante promuovere la coesione sociale, la crescita del senso di comunità, la legalità, la trasparenza delle procedure amministrative, e la partecipazione democratica;
Il nostro territorio rappresenta una grande risorsa che non va dissipata bensì utilizzata per indirizzare e produrre altre risorse capaci di innescare dinamiche virtuose. In tal senso un’idea strategica portante come quella qui delineata non può essere utilizzata come semplice cornice verbale, come contenitore dove inserire progetti puntuali capaci di drenare risorse private e pubbliche (locali, nazionali e comunitarie) che, pur necessarie, da sole non costituirebbero alcun elemento di crescita delle comunità della valle, al contrario è interesse di tutti i sistemi del territorio, quello economico, quello politico, quello culturale, quello ambientalista di trovare il terreno di una convergenza comune per dotare le nostre comunità degli strumenti pubblici e privati per una crescita collettiva, sostenibile e condivisa.
Paternò li 28-01-2010
Il presidente di VIVISIMETO
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